I parchi delle ville


Giardino di Villa Arconati

Il parco storico di Villa Arconati, tutt'ora recintato e strettamente connesso alla Villa, si estende per circa 12 ettari e il suo complesso impianto idraulico è stato studiato direttamente traendo ispirazione dal Codice Atlantico di Leonardo da Vinci di proprietà della famiglia Arconati. Dimora gentilizia e parco costituivano un luogo unico in cui la famiglia Arconati poteva raccontarsi ai propri ospiti, per questo nulla era lasciato al caso. L'area intorno alla Villa fu risistemata, infatti, solo con l'arrivo di Galeazzo Arconati nel Seicento e la trasformazione in parco di Delizia andò avanti fino alla fine del Settecento. Il parco, da non confondersi con il bosco che tutt'ora circonda l'intero complesso della Villa, era un luogo dove raccontarsi, stupire e divertire i visitatori: le statue, i teatri, i giochi d'acqua, la Voliera e la Limonaia erano solo alcuni dei luoghi che colpivano gli ospiti di passaggio in questo luogo.
 

Giardino Arese Borromeo

Tipico giardino all’italiana, su modello però francese, il parco di Palazzo Arese Borromeo è armonizzato da viali prospettici con statue e fontane; la presenza di edicole e tempietti suggerisce uno stretto rapporto con il mondo classico.
Il giardino conserva il vialone principale che conduce dal Palazzo alla fontana, con pioppi e cipressi. All'estremità sud est si trova il Tempietto del Fauno, caratterizzato da una ghiacciaia posta sotto il pavimento, utilizzata per conservare i rinfreschi da consumare nel parco durante la stagione calda.
 

Parco di Villa Cusani Tittoni Traversi

Quando nel Settecento l’architetto Piermarini fu incaricato di ristrutturata Villa Cusani Tittoni Traversi, ne curò anche il giardino in stile inglese, in stretta collaborazione con il botanico Luigi Villoresi. Rimase immutato fino al 1828, quando, con il passaggio di proprietà ai Cusani, il giardino venne affidato alle cure di Giovanni Casoretti, che lo rese uno dei giardini più rinomati e visitati della Lombardia ottocentesca.
Oggi l’ambiente è ridimensionato ma, passeggiando tra i sentieri, si respira ancora tutto il fascino romantico. Immersi tra gli oltre 700 esemplari arborei, si intravedono la suggestiva torre del Palagi, oggi di proprietà privata, e il monumento funebre Traversi progettato da Luca Beltrami; al centro del parterre si trova invece la splendida fontana con la statua di Nettuno.
 

Parco storico e Ninfeo di Villa Visconti Borromeo Litta

Il Parco storico di Villa Borromeo Visconti Litta occupa circa tre ettari, con alberi appartenenti a 56 specie differenti e arbusti classificati in 15 specie. La sua espansione e il suo ampliamento si attestano sui due assi principali sud-nord e est-ovest, lungo i quali si sono compiuti ingenti e onerosi lavori strutturali. Nei secoli vi sono state collocate le fontane di Galatea e di Nettuno, edificate le serre, esteso e potenziato l’impianto di irrigazione e dei giochi d’acqua. Nel XVIII secolo venne creata la carpinata, il “corridoio verde” più lungo d’Europa recentemente recuperato in tutta la sua bellezza; due giardini all’italiana trovano invece collocazione di fronte alla limonaia est. Siepi di carpini e bosso formavano un labirinto, oggi scomparso, e ancora gli stessi, rigidamente potati, creano tuttora il "Teatro di Verzura" destinato a rappresentazioni musicali e teatrali o feste campestri.
 

Parco Crivelli Pusterla

Il giardino all’italiana di Villa Crivelli Pusterla risale al Settecento per il volere della famiglia Crivelli, che lo arricchì di giochi d’acqua e di un giardino botanico, all’epoca tra i più grandi d’Europa. Il giardino ha subito una trasformazione romantica che ha ribaltato il precedente impianto con l’introduzione di numerosi vigneti, nei quali erano soliti passeggiare i visitatori.
I sotterranei si estendono per quasi tutto il parco; parte della struttura è adibita a ghiacciaia, oggetto di studi dell’associazione speleologia cavità artificiali Milano.
Oggi il giardino è curato dagli insegnanti e dagli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Statale Luigi Castiglioni: grazie al progetto “Scuola 21 nell’ambiente ci sto dentro” finanziato da Fondazione Cariplo, è stato bonificato delle piante aliene, sono stati eseguiti lavori di recupero della fontana ed è stato impiantato un frutteto con essenze antiche. I ragazzi hanno progettato inoltre un percorso botanico per i visitatori: la passeggiata botanica parte dalla vasca collocata all’ingresso, riqualificata con piante autoctone rare delle zone umide, prosegue nel parco tra le piante arboree e arbustive di maggior pregio, si snoda attraverso le altre aree riqualificate (tra cui il giardino botanico, l’orto dei semplici e il viale delle querce) e si conclude con l’arrivo al frutteto di essenze antiche.