La storia


La storia di Villa Crivelli Pusterla

Posta in località Mombello, la Villa è una delle maggiori testimonianze dell’architettura lombarda del Settecento. Era una dimora suburbana di origini tardo-medievali che passò nel Cinquecento agli Arconati e solo nel 1718 ai Crivelli. Fu il conte Stefano Gaetano Crivelli, che intorno alla metà del Settecento chiamò a lavorarvi l’architetto Francesco Croce, a trasformarla in una splendida residenza con giardino all’italiana. Al Croce sono attribuibili l’ala nord dell’edificio, con portico d’accesso; il grande scalone d’onore; l’oratorio di San Francesco e la trasformazione dell’articolato sistema di scalinate di raccordo con il giardino all’italiana che si trovava di fronte alla facciata est. Ospiti celebri furono Ferdinando IV e Napoleone; nel 1863 venne adibita ad istituto psichiatrico.

Per chi ha voglia di: cercare tracce di storia e di storie, di tutte le tante vite intensamente vissute da questo edificio e in questo edificio, nei secoli trasformato e in parte stravolto da destinazioni d’uso molto diverse da quella originaria, le quali, pur togliendo integrità, hanno creato una stratificazione di grande interesse, ricca di sorprese, scoperte e legami con il territorio.